Ecco come preparare un bagaglio da 7 chili per 3 settimane
A
molti potrà sembrare una follia, ma viaggiare per 3 settimane con uno zaino da
meno di 50 litri (quanto un trolley, per intenderci) si può fare. Io l’ho fatto
e anche con un po’ di soddisfazione. La sensazione che proverete è di assoluta
“leggerezza”, sicuramente fisica ma soprattutto mentale. La prima cosa da fare,
infatti, è quella di liberarsi da tutti i pesi quotidiani e ricordarsi che i
migliori compagni di viaggio sono il cuore e la mente. Tutto il resto è
qualcosa in più che può aiutare a rendere più confortevole i giorni di vacanza.
Quel “qualcosa in più” per me si è concretizzato in circa 7 chili di bagaglio
dove, nonostante le dimensioni limitate, ho messo davvero tutto l’occorrente
per la mia avventura. Innanzitutto è bene sapere che io sono partita in
vantaggio considerato che nel paese di destinazione, il Vietnam, ho trovato un
clima primaverile-estivo facendo guadagnare qualche centimetro al cotone a
discapito della più ingombrante lana. Ma le stesse regole possono essere
applicate anche ai mesi freddi come ho fatto l’anno prima per il Giappone.
Il bagaglio
Meglio
scegliere un bagaglio a mano così da non dover aspettare i tempi di ritiro
bagagli e non rischiare di smarrirlo tra un aeroporto internazionale e l’altro.
Tradotto, le alternative sono due: o un trolley dalle dimensioni consentite
dalla compagnia aerea o un bellissimo zaino da non più di 50 litri. In entrambi
i casi, è consigliabile scegliere un bagaglio la cui struttura non sia pesante.
È poi sempre utile avere anche uno zainetto o una piccola borsa dove mettere
gli effetti personali (ormai anche Raynair consente di portarli a bordo). Nello
specifico io ho optato per una via di mezzo: uno zaino che si può trascinare
con le ruote. Il mio compagno di viaggio, invece, aveva il classico zaino in
spalla ergonomico e con tutte le imbragature necessarie per portarlo in giro
per giorni e giorni.
Consigli
per un bagaglio intelligente. Una buona norma per riporre con ordine
indumenti e oggetti può essere quella di posizionare tutto, divisi per
categoria, dentro sacchetti di stoffa in modo da evitare di creare “insalate”
dentro il bagaglio. Inoltre, la maggior parte delle cose che ho portato sono
rimaste in Vietnam. Per esempio, una felpa vecchia e con alle spalle decine e
decine di lavaggi; un costume da bagno sbiadito, infradito con chilometri di
camminate, un tubetto di crema quasi terminato, due matite per gli occhi lunghe
3-4 centimetri e tanto altro che non ne poteva più!
- Zaino-trolley
- Zainetto per effetti personali
- Zaino 50 litri
Tecnologia sì, ma con moderazione
Qui
si dovrebbe aprire un capitolo a parte, con pagine e pagine di dissertazioni.
Ma vista la velocità del web e dei post “friggi e mangia”, sarò breve. Il
viaggio è una grande occasione per disintossicarsi dall’utilizzo
ossessivo-compulsivo di email, social network, whatsapp, ecc… Liberarsi dai
rumorini delle notifiche che scandiscono le nostre giornate sarà la prima vera
liberazione verso il cammino della leggerezza. Staccare tutto e buonanotte? Non
esageriamo. La tecnologia è, nel vero senso del termine, “essenziale” cioè è in
grado di fornirci l’essenza di qualcosa. Un tablet o uno smartphone contiene
tante informazioni utili per il viaggio a partire dalle mappe fino ad arrivare
ai google translate (per comunicare urgente con un vietnamina, ad esempio)
passando per i sistemi di prenotazione alberghiera affidabili come Booking.com o
quello più specializzato nei paesi asiatici Agoda.com. Un sms, un messaggio
vocale o una telefonata whatsapp può farci evitare di cercare una cabina
telefonica (e relative schede telefoniche o gettoni che non bastano mai) per
avere notizie da casa. Per fare ciò non è necessario avere una connessione internet
costante, ma semplicemente usufruire di tanto in tanto dei wi-fi disponibili.
Morale della favola, si può fare un uso moderato dei mezzi di comunicazione e
magari scoprirne la loro vera utilità, quella - per l’appunto - “essenziale”.
-
1 Tablet
-
1 smartphone
-
carica
batteria (l’ideale è averne uno compatibile per tutti e due)
-
macchina
fotografica digitale (meglio compatta per un questione di spazio e peso)
-
1
chiavetta Usb (con tutti i documenti di viaggio e di identità, inviati
anche via email)
-
ago Apple
per cambiare la scheda telefonica (naturalmente se avete un IPhone)
Farmaci
Su
questa voce mi sono lasciata andare tanto da temere di essere fermata alla
dogana per contrabbando di farmaci. Durante i viaggi può capitare di avere un
mal di pancia improvviso o una febbre notturna. Per questa ragione ho preferito
portare una buona base di medicinali per non farmi cogliere impreparata e,
soprattutto, per il timore di avere difficoltà a parlare con un farmacista
vietnamita o per capirne la posologia (ricordo ancora il tempo impiegato in un’apoteka polacca). Una buona regola è
quella di portare con se soltanto il medicinale e lasciare a casa scatole
ingombranti e bugiardini (per la cronaca su internet si trovano
immediatamente).
Il
mio kit Croce Rossa comprende:
- Imodium
(diarrea)
-
Biochetasi
(acidità di stomaco)
-
Buscopan
(dolori addominali)
-
Fermenti
lattici
-
Amoxicillina
(antibiotico largo spettro)
-
Antalgil
(anti-infiammatorio per dolori mestruali. Basta una pillola)
-
Oki (anti-infiammatorio)
-
Tachipirina
(paracetamolo)
-
Efferalgan
(paracetamolo)
-
Tachifludec
(anti-influenzale)
-
Benactiv
(pastiglie per la gola)
-
Tinset
(antistaminico)
-
Ustiosan (pomata
contro punture di insetto)
-
Ventolin
(contro asma)
-
Cerotti
Voltadol (rimedio locale di stati dolorosi)
-
Cerotti
-
Cerotti
per vesciche
-
Siringa
Nel
contenitore (rigorosamente morbido) per i farmaci hanno trovato posto per
comodità anche:
-
strisce
depilatorie (in 3 settimane di viaggio possono essere utili)
-
assorbenti
(esterni e uno interno)
-
uno spago
(il filo può servire per stendere un piccolo bucato lavato a mano)
Liquidi
Se
ne possono portare massimo 10 a testa, sotto 100ml e conservati in una busta
possibilmente trasparente:
-
Amuchina
-
Deodorante
-
2-3
bottigliette di bagnoschiuma/shampoo e saponette (trafugate a qualche set
cortesia alberghiero)
-
tonico per
il viso
-
detergente
per pulire il viso
-
sapone
liquido intimo
-
balsamo
(niente sfilate ok, ma un po’ di amor proprio sì!)
-
2-3
campioncini di profumo
-
crema
protezione solare 50
-
crema per
il viso (era quasi finita)
-
dentifricio
-
2 spray
anti-zanzare tropicale (necessario in zone di mare e paludose)
Set bagno
Qui
sono stata veramente brava. Ho portato il minimo indispensabile e ho lasciato a
casa tutti i trucchi (già di per sé pochi) e ho viaggiato nature!
-
1 spazzola
piccola di legno (il legno riduce l’effetto elettrizzato del capello appena
lavato)
-
1 pettine
piccolo di legno (idem come sopra)
-
1 forcina
-
pinzetta
-
2-3
elastici (si smarriscono facilmente)
-
2-3
campioncini di creme per il viso
-
1
campioncino di fondotinta
-
correttore
per occhiaie (personalmente, mai senza)
-
2
mozziconi di matite per gli occhi
-
tempera
matite da trucco
-
1 rimmel
quasi finito
-
spazzolini
per i denti
-
cotton
fioch
-
rasoio
-
2 paia di
lenti a contatto
-
dischetti
struccanti
-
lima per
unghie
Abbigliamento
Regola
numero uno: in un viaggio avventuroso non si fanno sfilate. Quindi non servono
scarpe per la sera, vestiti, accessori, gioielli, borse e borsette in pendant. Anzi, tutto il contrario. Ho
portato poche cose molte delle quali avevano già avuto una lunga e dignitosa vita
e che aspettavano di avere il colpo di grazia durante viaggio per essere
buttate (o regalate). In questa maniera si fa posto per eventuali acquisti
fatti in loco. L’importante è avere indumenti e scarpe comode, più o meno tutti
dello stesso colore così da non azzardare accoppiamenti improponibili (siamo
pur sempre italiani!). E se dovesse mancare qualcosa all’appello, si può sempre
comprare lì!
-
4-5
magliette di cotone a maniche corte o canottiere
-
1
maglietta a manica lunga
-
1 maglione
di pile
-
1 bermuda
-
1
pantalone di cotone
-
1 leggins
-
1 foulard
-
1
prendisole
-
1 pareo
-
1 costume
da bagno
-
1 paio di
infradito
-
k-way
-
1 camicia
(da indossare all’andata e al ritorno)
-
1 felpa
con cappuccio (da indossare all’andata e al ritorno)
-
1 jeans
(da indossare all’andata e al ritorno)
-
1 paio di
scarpe da ginnastica (da indossare all’andata e al ritorno)
-
slip,
calze e reggiseni
Zainetto
All’interno
dello zainetto, tra gli effetti personali, non possono mancare:
-
Occhiali
da sole
-
Portafoglio
(documenti e soldi è bene conservali in una tasca segreta cucita ad hoc nel
jeans)
-
Libro
-
Guida
-
Taccuino
per appunti di viaggio
-
Penna e
matita
-
Salviette
igienizzanti
-
Fazzoletti
(tanti, in molti posti non c’è cartaigienica)
-
Burrocacao
-
Cellulare
-
Tablet
-
Chiavetta
Usb
-
Macchina
fotografica
Qualche regalino per la gente del posto
Porto
sempre con me una scatola di torroncini o biscotti della mia città (o qualsiasi
altra cosa mi venga in mente) da regalare alla gente del luogo. Lo scorso anno
ho regalato dei dolci siciliani a una ventenne giapponese che deliziosamente ogni
mattina ci preparava un ottimo espresso italiano. Questa volta la mia
attenzione è rivolta ai più piccoli. Ho preparato pennarelli colorati e una
busta con tanti pupazzetti, dadi o macchinine che le mie nipotine non usavano
più e che potranno far giocare qualche altro bambino. Cose da niente, ma quanto
basta per ritornare in Italia con un bagaglio pieno di sorrisi.
Sei unica!!! Mi vanto di essere diventata una maga della valigia :) questo articolo è interessantissimo e molto molto utile! :*
RispondiElimina