Sulla strada vale la regola del più forte:
camion e pullman battono tutti, il pedone è l’ultimo. Le strade di città? Una continua barriera architettonica. L’aereo è il mezzo più
sicuro. I treni sono
un po’ obsoleti e fischiano sempre per avvisare chi vive e lavora letteralmente a un passo dalle rotaie
I
mezzi di trasporto e gli spostamenti meritano un capitolo a parte. Per chi ha
intenzione di fare un viaggio fai-da-te è preferibile prepararsi prima e capire
come muoversi sul territorio. I prezzi dei biglietti e la frequenza dei voli
suggeriscono spostamenti interni con gli aerei. Anche perché in Vietnam il
sistema viario non è ancora molto sviluppato e il modo di guidare non segue le
regole alle quali siamo abituati. Qui vince la regola del più forte. Se da noi
pedoni e ciclisti sono sacri, in Vietnam non è così: camion e pullman hanno la
meglio, poi vengono le auto, gli scooter si infilano ovunque e non si fermano
davanti a niente. Soprattutto nelle grandi città, ma anche nei piccoli centri,
ogni scusa è buona per suonare il clacson (per questa ragione ho sempre evitato
di pernottare in un albergo posizionato a un incrocio perché lì il livello di
inquinamento acustico è ai massimi livelli). Il clacson è uno strumento che
serve ad avvisare costantemente della propria presenza. I pullman, per esempio,
hanno un suono più morbido e prolungato in modo da farsi riconoscere e, allo
stesso tempo, avvertire chi è sulle due ruote di farsi da parte. I semafori
esistono, ma non sempre vengono rispettati: il pedone che attraversa la strada
è come un birillo in mezzo a un campo di milioni di palle da bowling! Impossibile muoversi sui marciapiedi con le carrozzine: la strada è una continua barriera architettonica che rende difficoltosi gli spostamenti a chiunque.
Noleggio Auto
Con
la nostra patente non si può noleggiare e forse, visto come guidano, è anche un
bene!
Noleggio Moto
Un
modo molto bello di visitare il Vietnam è con la moto. Per questo si vedono
moltissimi occidentali (specialmente ragazzi giovani) in sella a una Minks o a motociclette
simili. Assente sul mercato europeo, la Minsk (si può scrivere anche M1nsk) è prodotta da una casa motociclistica bielorussa e il primo modello risale al 1951. C’è chi la noleggia o chi addirittura la compra per rivenderla alla fine
del viaggio. Mi sarebbe piaciuto vivere questo tipo di avventura ma, sebbene
consigliato da molti blog, ho preferito evitare considerate le pessime
condizioni delle strade. Mi sono limitata a noleggiare uno scooter nelle isole
dove, essendoci meno traffico, la guida è più sicura.
La mitica motocicletta Minks |
Taxi
Fuori
da aeroporti, porti e stazioni o agli angoli della strada, c’è sempre un
tassista in agguato. A volte è difficile scrollarseli di dosso perché con
insistenza provano a capire dove vuoi andare e non si levano di torno finché
non capiscono che non caveranno un ragno dal buco. Molti taxi sono abusivi e la
Lonely Planet mette in allerta su possibili truffe e raggiri. Per non avere
brutte sorprese, ho sempre preso i taxi ufficiali (Mai Linh, Abc, Vinasun e Hanoi Taxi Group e una persona del posto
mi ha consigliato anche Sao)
chiedendo loro di azionare il tassametro e facendogli capire - mappa alla mano -
che conoscevo il tragitto. Le corse in città costano davvero poco (1-2-3 euro)
mentre è meglio mettersi d’accordo sul prezzo per le tratte lunghe. Ci sono
anche i mototaxi ma di questi non posso dire molto perché li ho sempre evitati
accuratamente.
Pullman extraurbani
Ce
ne sono di diverse tipologie: da quelli più piccoli, con sedili luridi e tende
a fiorellini altrettanto luride a quelli più grandi, comodi e dotati di wi-fi.
Da una stessa stazione di pullman partono moltissime compagnie che si fanno una
concorrenza spietata tanto da fare di tutto pur di accaparrarsi clienti. Sui
pullman ho assistito alle scenette più divertenti. Oltre all’autista, c’è
sempre un accompagnatore che si occupa di far pagare il biglietto e “gestire” il
traffico passeggeri e i loro bagagli. Anche in questo caso guidano come i pazzi
e suonano continuamente il clacson scansando pedoni e motorini. Sembra di essere dentro un
videogioco. Ci sono fermate prestabilite, ma anche alcune su prenotazione o
improvvisate sul momento in base alle esigenze dei passeggeri. Anche se non
capivo la lingua, sono certa che il controllore si affacciasse dal finestrino
mentre il pullman era ancora in corsa chiedendo a chi era sul ciglio della
strada se voleva un passaggio. Se la risposta era affermativa, si voltava verso
l’autista dicendo di rallentare in modo da far salire i nuovi clienti. Si
raccattano persone e merci finché il veicolo è stracolmo. Su una corriera tra
Mai Chau e Hanoi il controllore ha persino inventato 2 o 3 posti a sedere nel
corridoio, posizionando un compensato di legno tra le due file. Attenzione
sempre al biglietto: quando vedono occidentali spesso applicano un rincaro,
quindi è meglio informarsi con qualche altro passeggero locale su qual è il
reale prezzo della corsa. Basterà farglielo notare con il sorriso per evitare
di farsi fregare (naturalmente non è una questione di denaro ma semplicemente
di rispetto).
Sleeping bus
È
uno dei mezzi più comodi tanto da chiedermi come mai nessuno abbia ancora
pensato di esportarlo in Europa. Si tratta di pullman moderni, puliti e dotati
di wifi dove i sedili sono allungati permettendo al passeggero di viaggiare
sdraiato. Ci sono tre file: due lato finestrino e una centro più quelle al
piano di sopra alle quali si accede come in un letto a castello. Curiosità:
prima di salire l’autista invita il cliente a togliersi le scarpe perché sul
pullman si cammina a piedi scalzi. Ho provato le compagnie Open Bus e Futa, entrambe molto valide.
Viaggiare sdraiati negli Sleeping Bus |
Autobus urbani
Li
ho presi specialmente per i collegamenti aeroporto-città ad Hanoi e HCMC spendendo pochi centesimi rispetto ai taxi che applicano prezzi a misura di
turisti. L’autobus n. 17 collega l’aeroporto di Hanoi al centro con fermata
finale alla stazione di Long Bien. Il tragitto dura più di un’ora e attraversa
i quartieri più periferici della città.
L'autobus urbano n. 17 collega l'aeroporto di Hanoi al centro città |
Quasi dentro la città, l’aeroporto di HCMC è invece servito dall’autobus n. 152 (circa 40 minuti a causa del traffico). Abbiamo preso un autobus cittadino pure alla stazione degli
autobus di Mien Thien, circa 10 chilometri fuori da Hcmc. Anche qui, appena
arrivati in autobus da Can Tho, siamo stati assaliti dai tassisti che ci hanno
proposto di portarci in città. Imperterriti abbiamo rifiutato dicendo che avremmo
preso i mezzi pubblici. Il tragitto è durato un’ora e mezza e temevo che non
saremmo più arrivati! L’autista e il controllore sembravano tipi poco
raccomandabili ma alla fine e con i loro modi sono stati molto gentili.
L’autista era davvero sui generis: fumava
guidando e a un certo punto si è accostato per scendere. È bastato poco per
capire che si trattava di una pausa pipì sul ciglio della strada. Noi eravamo
sbigottiti, gli altri passeggeri (tutte persone del posto) no!
Qualche
volta ho preso gli autobus urbani per gli spostamenti in città
apprezzando l’incredibile abilità dei controllori che anche negli orari di
punta e con il massimo del sali-e-scendi ricordano i volti di chi ha già pagato
il biglietto e chi no! I biglietti costano meno di 0,50 €, tra 5.000 e 9.000
dong.
Aerei
La
compagnia aerea che va per la maggiore è la Viet Jet, prezzi low cost e aerei
sempre pieni. I piloti sono tutti occidentali mentre hostess e steward sono
ragazzi vietnamiti giovanissimi. La loro divisa mette allegria: camicia rossa e
pantaloni (per gli uomini) o bermuda (per le donne) a quadretti beige e
marroni. I prezzi bassi spingono non soltanto i viaggiatori ma anche molti
vietnamiti a scegliere l’aereo evitando così lunghi, lunghissimi tragitti in
treno o pullman. La regole sui bagagli sono molto rigide: è ammesso un solo
bagaglio a mano di 8 chilogrammi, quello da imbarcare si paga. Non è
obbligatorio fare il check-in on line come invece capita qui in Italia con
alcune compagnie aeree come Volotea.com o Ryanair. Il costo di una tratta varia
da 20 a 80 €. Da segnalare che, in base alla mia esperienza, 2 voli su 3 sono
in ritardo. Ho usufruito anche della compagnia VietnamAirline per il volo
Phu Quoc-Can Tho: è un po’ più cara e il servizio è più formale.
La compagnia low cost Vietjet (isola di Phu Quoc) |
Treni
La
mia esperienza riguarda la stazione di Long Bien ad Hanoi dove ho preso un
treno per la citta di Haiphong. La situazione è un po’ da terzo mondo: la
biglietteria si trova in uno stanzone poco curato con pareti rovinate e ventole
a soffitto. All’ingresso poi c’è un inquietante cartellone con le immagini di
incidenti e deragliamenti con tanto di sangue e cadaveri. Viene voglia di
cambiare idea e scegliere un altro mezzo di spostamento. Le carrozze sono
obsolete ma le rotaie ancora di più e attraversano i centri abitati. Il finestrino
dal quale mi affacciavo - così sporco tanto da pensare che fuori ci fosse nebbia
- distava meno di un metro dall’ingresso di case e negozi. Il treno va lento e fischia
continuamente proprio per avvisare del suo passaggio.
La carrozza con i sedili morbidi |
Biciclette
È
uno dei mezzi preferiti dai vietnamiti, bambini e adulti. Le bici sono
ovunque e trasportano di tutto. È bello fare un giro tra le tranquille risaie, ma
avventurarsi in zone trafficate può essere pericoloso.
Le bici sono mezzi di trasporto per cose e persone |
Di tutto e di più |
Bimbi appena usciti da scuola |
A piedi
Nel
Far West (anzi East) della legge del più forte, il pedone è il più debole. Non
c’è pace per lui, soprattutto nelle grandi città. È complicato anche camminare
sul marciapiede invaso da motorini e dalle sedioline di chi prepara il cibo di
strada. Attraversare la strada vuol dire fare una gimcana tra i mezzi e calcolare
il giusto spazio/tempo per non essere investiti. Idem sulle strisce pedonali.
Anche questo è un bel videogioco!
NB: Il Vietnam è un Paese sicuro per chi vuole viaggiare con i bambini. Per i genitori un problema oggettivo sarà sicuramente quello di camminare per le strade di città piene di barriere architettoniche, parcheggi selvaggi e situazione caotiche.
NB: Il Vietnam è un Paese sicuro per chi vuole viaggiare con i bambini. Per i genitori un problema oggettivo sarà sicuramente quello di camminare per le strade di città piene di barriere architettoniche, parcheggi selvaggi e situazione caotiche.
Vita dura per chi cammina sui marciapiedi (Da Nang) |
Bell'articolo, sto pianificando un viaggio in Vietnam e Cambogia per luglio-agosto e trovo queste dritte da vero backpacker molto utili! Per come hai descritto le strade, sembra che tu stia parlando dell'India (mucche a parte ovviamente!!)
RispondiEliminaQuindi in sostanza per le tratte medio-lunghe suggerisci o Viet Jet, oppure sleeping bus (mi chiedo anche io come mai non abbiano preso piede qui, ne ho presi l'anno scorso in Perù e sono davvero super). Per quelle brevi meglio autobus e taxi, giusto? Se posso chiederti: per gli sleeping bus è meglio prenotare con anticipo? Grazie!!!
Flavio
Ciao, grazie per aver letto il mio blog: sono contenta che le informazioni siano utili. Per quanto riguarda gli sleeping bus li ho prenotati il giorno stesso (la mattina per il pomeriggio) e non ho avuto problemi a trovare posto. Gli aerei invece li ho prenotati il giorno prima o qualche giorno prima. In ogni caso, non è necessario muoversi all'ultimo minuto come me: un po' di organizzazione in più non guasta!! :-)
Eliminabuon giorno vorremmo andare in vietnam periodo ottobre,,se non la storia non sappiamo nulla ,gradiremmo informazioni utili,specificando che vorremmo fare una vacanza itinerante,già fatte esperienze brasile e cuba ,abbiamo letto l'articolo molto interessante.Che volo consigli,partendo dal nord italia e dove arrivare.Tempo ne abbiamo, 2/3 settimane,dormire dove capita se esistono case ospitanti.Grazie Gianni.
RispondiEliminaCiao Gianni, grazie per aver letto il mio articolo e per il tuo commento. Se non l'hai già fatto, potresti prendere spunto dal mio itinerario di viaggio fai-da-te che trovi in questo link http://lavietmon.blogspot.it/2015/12/il-mio-itinerario-fai-da-te-percorso.html
EliminaDue/tre settimane sono un periodo sufficiente per scoprire il Vietnam. Il mio viaggio è durato 20 giorni è l'ho visto in lungo e largo. Ho raccontato tutto nei minimi particolari in questo blog proprio per dare una mano a chi sta pianificando il suo tour in autonomia. Per quanto riguarda i voli sicuramente i prezzi migliori si trovano in partenza da Milano o Roma. Ho fatto una ricerca su skyscanner per trovare i prezzi migliori. se hai date flessibili sicuramente troverai un'offerta buona! Puoi anche cercare una destinazione multipla, ad esempio arrivo ad hanoi e ritorno da ho chi Minh. Non esitare a contattarmi per ulteriori informazioni! Buona programmazione di viaggio!
Buon giorno...sto programmando una settimana in Vietnam e ho visto che ci sono due o tre posti che mi interessano...sono piu o meno tutti ad una distanza di 300 km da hanoi, che sarebbe eventualmente la "base", quali mezzi consigliereste?...quali sono i piu economici che farebbero al caso mio?
RispondiEliminaCiao Diego, grazie per aver letto il mio blog!
RispondiEliminaCredo che gli unici mezzi che tu possa usare per muoverti da Hanoi sono il treno e il pullman. Questo dipende un po' da dove vuoi andare. Tieni conto che ad Hanoi ci sono diverse stazioni treni e bus e sono molto distanti tra loro, quindi c'è da capire bene da dove dovrai partire!