La mia esperienza sul
delta del Mekong si limita a una gita in barca al mercato
galleggiante nei pressi della cittadina di Can Tho. Avendo tempo e
voglia, però, ci si può avventurare meglio nel fiume più
grande dell'Indocina e che attraversa un po' tutti i paesi del Sud
Est Asiatico (Cina, Thailandia, Laos, Cambogia per sfociare poi nel
Sud del Vietnam). Per esempio, mi sarebbe piaciuto visitare i famosi
Templi di Angkor Wat seguendo un percorso via terra e via fiume lungo
il Mekong. Ma questo avrebbe richiesto almeno 2-3 giorni in più di
viaggio, con la possibilità di vedere con i proprio occhi la vera
vita che scorre lungo questo maestoso corso d'acqua e sui canali più
piccoli. Ad ogni modo, una tappa a Can Tho consente di avere un assaggio di tutto questo.
La città è abbastanza
moderna. Ci sono centri commerciali, tante banche e un museo della
guerra ospitato all'interno di una caserma militare nuova di zecca.
Parte della popolazione continua a vivere di pesca anche se
moltissime barche non vengono più utilizzate per questo fine, ma per
accompagnare i turisti alla scoperta del Mekong. Il turismo è
diventato il nuovo business. Appena arrivati al porto, infatti, le
mogli dei barcaioli ti inseguono per vederti la qualunque: una gita
sul fiume, una notte in una homestay, un pasto al ristorante. Devo
ammettere che sono anche un po' fastidiose. Tuyen, un ragazzo di 40
anni, invece è stato gentile e poco invadente sin da subito. E alla
fine si è rivelato una guida eccellente (il suo cellulare vietnamita
è 0938.690842). Un barchino di legno a motore e con tante sedioline
(tipo quelle che ci sono a scuola) è stato il mezzo che ci ha
portato per 4 ore in giro per il fiume (350.000 dong = 15 euro per 2
persone). È meglio partire al mattino presto per vedere il mercato
galleggiante nel pieno dell'attività. Qui le barche si trasformano
in bancarelle, ognuna ha la sua specialità: ci sono quelle piene di cavoli verza, quelle dedicate
soltanto al commercio di frutta esotica e via dicendo. Poi ci sono
barchette più piccole (tipo gondole) che fungono da bar dove una
signora – quasi sempre a piedi nudi – prepara il caffè o una
zuppa muovendosi tra barattoli e contenitori che mi ricordano i
giocattoli che usano le mie nipotine quando fingono di
cucinare qualcosa da mangiare.
Mercato galleggiante sul Mekong |
La mia gita prevedeva
anche una tappa presso la fabbrica dei fogli di carta di riso,
ingrediente tipico della cucina vietnamita impiegato soprattutto nella preparazione degli involtini primavera. La chiamano "fabbrica" ma questa è
una parola grossa. Più che altro sembra una casa di campagna con un
po' di terreno attorno dove lavorare e far asciugare i
fogli di riso sotto il sole pallido del Vietnam. Ci sono anche i macchinari – molto semplici e mossi
dall'uomo – per trasformare la poltiglia di riso bianca come il
latte in noodle o in grandi dischi simili a piadine. Accanto a questa
piccola catena di montaggio scorrazzano galline, polli, cani e gatti.
Tutto viene maneggiato dalle mani degli operai rovinate dal lavoro. Non
mancano mosche e insetti vari. Questo quadretto che sto descrivendo
mi ha fatto capire perché nelle scatole di riso che conserviamo
nelle nostre belle credenze c'è sempre scritto di sciacquare
accuratamente il prodotto prima di cucinarlo (e adesso, dopo questa esperienza, lo faccio
puntalmente!!).
Ho pernottato una notte a
Can Tho, presso il West Hotel (800.000 dong = 32 euro). L'albergo è
elegante e frequentato da molti occidentali. L'ingresso principale si
affaccia sul mercato. L'impatto, visto gli odori e la confusione, può
sembrare sgradevole ma in realtà è molto suggestivo. Inoltre,
l'hotel mette le biciclette a disposizione degli ospiti dando la
possibilità di visitare la città più agevolmente.
Io ho soggiornato Presso la Guesthouse Thanh Ha a Can Tho camera matrimoniale $15, prenotando su booking.com €13 (con colazione eccellente panino con marmellata o frittata, frutta e un caffè ottimo!) MS Ha è uno spasso di donna! Insieme al nipote ci ha portate in bicicletta sulla riva opposta attraversando con il battello le bici, abbiamo visto una fabbrica di mattoni e bevuto uno bibita in un baretto locale. Ci ha organizzato lei la gita sul Mekong (barchino piccolo da due turisti con guida e timoniere) la guida ovviamente era il cognato ma abbiamo speso $15 a testa con colazione al sacco.
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