Nemmeno
un millimetro del corpo visibile. Cappello, occhiali da sole e mascherina
coprono tutto il volto. Lunghi guanti color carne fanno pendant con le calze adatte anche alle infradito. Sopra l’abito una
felpa per coprire il collo e una gonna lunga fino alla caviglia. E questo anche
se ci sono 35 gradi. La psicosi da terrorismo farebbe pensare a un musulmano
dell’Isis in procinto di fare un attentato. Non per nulla in Italia una legge
vieta qualsiasi mascheramento che renda «difficoltoso il riconoscimento della
persona». E invece no! Nessun allarme bomba. E nessun motivo religioso dietro
il volto coperto. Si tratta semplicemente di una donna vietnamita che vuole proteggere
la sua pelle dal sole, dai danni che esso provoca e dallo smog. Tengono
moltissimo al pallore del loro viso e a gambe e braccia bianche come il latte.
A quanto pare il complimento più bello che si possa fare a una donna è dirle
com’è incredibilmente chiara la sua pelle. Al contrario di noi occidentali che
amiamo il colore ambrato della pelle e, ironia della sorte, andiamo nel Sud Est
asiatico a dicembre per tornare nere!
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