Lo sport più seguito in Vietnam è senza dubbio il calcio: ne
vanno matti e le tv sono sintonizzate su una qualsiasi partita del momento, dalla
Champions League ai Mondiali o al campionato italiano. L’incontro con un
turista italiano è sempre una buona occasione per sciorinare, sorridendo, nomi
di squadre e calciatori. Calcio a parte, quello vietnamita è un popolo di
sportivi anche se, a guardare la loro corporatura mingherlina, non si direbbe.
Sono praticati numerosi tipi di arti marziali e al mattino presto non è strano
vedere nei parchi o in riva al mare gruppetti di donne che, guidate da un
maestro, si cimentano nelle mosse lente e pensate del Tai Chi. I giardini
pubblici, specialmente nelle città (Saigon ne è piena), sono dotati di angoli
dedicati alla ginnastica con macchine per gli addominali o cyclette. E poi uno
spazio aperto si può facilmente trasformare in un campo da ShuttleCock, sport
di origine cinese che appartiene alla famiglia del Badminton. È una specie di
“calcio-tennis” con lo scopo di non far mai cadere il volano per terra. I più
bravi si esibiscono all’aperto in un lungo e coreografico ping-pong di
palleggi! E poi vanno pazzi per il ballo. Passeggiando per Saigon mi sono
imbattuta in una scuola di ballo dove persone di tutte le età si cimentavano in
passi doppi dal ritmo latino.
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